lunedì 23 febbraio 2015

Ed eccomi di nuovo qua a scrivere. Un'altra settimana è passata. Ma cosa dico passata, è letteralmente volata. Ormai ho una routine qua, fatta di settimane di (duro) lavoro, di scuola alla sera e di weekend free. Anche se questa settimana ho lavorato sabato sera. :(

Anyway... È stato un weekend davvero bello.
Qua a Toronto, con tutta la neve è il freddo che c'è, che cosa si potevano inventare se non un Ice Festival?? Quest'anno è stato il decimo anniverario.
Sabato sono andata con Natalyia, my classmate from Russia, a visitare questo Ice Festival. Statue piazzate in giro per il quartiere dove vivo e una piazza che era il vero fulcro della festa: musica, banchetti con cibo e bevande, addirittura facevano un ghiacciolo al caffè al momento direttamente sulla neve! Favoloso!!











Dopo aver gironzolato per il Festival eravamo affamate, per cui, un bel Sushi All You Can Eat non ce lo ha levato nessuno!! Evviva noi!!
Abbiamo parlato un sacco, ed è strano condividere cose con una persona che fondamentalmente non conosci, ma che ti capisce, perché anche lei è qua da sola, lontana dai suoi affetti, dai suoi amici e dalla sua famiglia. È strano come si crei gruppo in queste situazioni! Ma è bello trovare queste persone perché diventano il tuo porto sicuro, la tua ancora di salvezza. Infondo, stiamo tutti vivendo le stesse difficoltà, di adattamento, scontrandoci con una nuova cultura, una nuova lingua, siamo, insomma, tutti sulla stessa barca ;)
Domenica sono andata al mall: Yorkdale Shopping Centre. Un centro commerciale in Toronto. Ovviamente, nemmeno a dirlo, enorme. All'interno c'è il più grande Apple Store del Canada, e credo che sia uno dei pochi a "vantare" la presenza di American girls, famosissimo negozio americano di bambole. Si, di bambole. Avete capito bene. Ma queste bambole non sono semplici bambole, bensì very vip! Chi si è inventati questo business è un genio: la bambina entra, ci sono bambole di tutti i colori, razze, tipi di capelli, per cui la bambola assomiglierà in modo incredibile alla giovane proprietaria, e la fortunata può comprarsi, all'interno degli store gli stessi vestiti ed accessori della sua bambola.

Non contenti, si sono inventati un servizio per ogni bisogno della bambola: ospedale, se la bambola ha qualche problema, dentista, stilista, ed ovviamente come poteva mancare il salone di bellezza??

E le bambine sono delle vere addicted di questa bambola! E così i genitori spendono centinaia e centinaia di dollari per assecondare queste bambine.

So, il pomeriggio mi sono vista con Kumiko, my classmmate from Japan. E siccome anche lei voleva andare al festival sono ritornata ;)

Dopodiché siamo andate da Tim Horton a bere un caffè, e li ha incontrato un suo amico Giapponese che era insieme ad un ragazzo Messicano. Ancora mi fa strano incontrare così tante persone da così tante parti del mondo. Eppure è favoloso, impari sempre cose nuove, perché poi tra "disperati" ci si parla e ci si aiuta ;) E così abbiamo passato il pomeriggio a chiacchierare con questo messicano mai visto prima di un mucchio di cose ;)

Poi io e Kumiko abbiamo preso la metro ed abbiamo raggiunto due sue co-worker, e insieme siamo andate a mangiare Ethiopian food. Due giapponesi, una koreana, ed un'italiana a mangiare Etiope! It's very fanny!!

A parte che il cibo etiope, che non avevo mai provato, è davvero buono!


Ho bevuto la(le) mia(mie) prima(prime) Canadian(s)

Ho ascoltato dell'ottima Jazz Music (eravamo lì perché un customer di Kumiko e delle sue co-worker suonava)


Ed ho capito che ammiro un sacco i giapponesi, i coreani ed i cinesi perché la loro lingua è davvero troppo difficile.

Il tutto per 18$ tasse incluse a testa. Circa 13€.

Ma veniamo alle cose interessanti ;) capitolo inglese. Uscire con persone reali con cui mi posso relazionare solo in inglese mi sta dando quella spinta che mi serviva ;) Ho passato due giornate con persone non italiane, che di italiano non conoscono nemmeno l'esatta collocazione nel mondo, e con cui per forza di cose ho dovuto parlare inglese.
Gli strafalcioni ci sono, eh, non crediate che io ne sia immune. Ho continuato a ripetere infervorata che la "pizza pepperoni", davvero famosa in questa parte dell'Oceano(una pizza al salame piccante in sostanza) in Italia non esiste. La pizza pepperoni non esiste, o meglio, esiste ma si chiama in un altro modo, e comunue noi ne preferiamo altre, come, per esempio, quella con su il Jam. E loro che mi guardavano disgustate. "Ma come? La pizza con il Jam?? Ma è buona?" Ed io che continuavo a ripetere che si, era buonissima. Poi per fortuna mi sono accorta che volevo dire Ham e non Jam. E li si sono anche un po' tranquillizzate sulla sanità mentale di noi italiani. Ahahahaha.

Sempre legato all'inglese, mi sono accorta che la mia mente sta cancellando cose. Che non mi ricordo ad esempio canzoncine (volevo cantare alle giapponesi la canzoncina che dice "Sayonara", ma zero, non mi veniva in mente,e non mi viene in mente nemmeno ora eh), non mi ricordo nomi (alla russa volevo dire che Carolina Kostner è una famose pattinatrice italiana, secondo voi mi sono ricordata il nome?!?). E ovviamente faccio una fatica bestiale a tradurre parole dall'inglese all'italiano. Per esempio, prima ho scritto "customer" e "co-worker" perché non mi ricordo assolutamente come si dicono queste parole in italiano. So benissimo che le conosco come parole, ma al momento non mi vengono, e sinceramente poco mi importa. So benissimo il loro significato e questo mi basta. Sarà un po' dura al ritorno non infilarci ogni tanto una parola in inglese nelle frasi perché non mi vengono in italiano, ma non è il momento di preoccuparmene ora ;)
Mi rendo conto che leggere in inglese non mi crea più così tanta fatica come anche solo un mese fa, che tranquillamente leggo e capisco il 60-70% delle parole. Per quelle che non capisco perfettamente c'è il "senso della frase" per cui sono a posto ;)
Capisco le persone quando mi parlano, a meno che non abbiano un accento pessimo o non mi parlino a duemila all'ora. Ed onestamente qua sono quasi tutti senza accento e parlano molto lentamente. O comunque, il giusto. A parte Laura -.- che quando parte a parlarmi in inglese lo fa alla velocità della luce -.-

Insomma, va tutto alla grande ;)
Scoperte della settimana:
I giapponesi, i coreani ed i cinesi sono diversi. Io che ho sempre sostenuto che sono tutti uguali mi sto ricredendo.
In alcune parti del Giappone mangiano le orche. Ed è una cosa normale. In Corea mangiano molto piccante.
In Giappone non esiste il California Roll. Per me che lo adoro è stato uno shock scoprirlo. É un po come la pizza pepperoni o le fettuccini(scritto e pronunciato proprio fettuccini) Alfredo. Una cosa che qua spacciano per very italian food ma che se lo metti in tavola ad un'italiano come minimo te lo spara in faccia! Effettivamente però con California roll potevo arrivarci eh!
E per il ciclo "sono avanti questi americani"

Ora capisco come non si tirino addosso litri di caffè mentre camminano!


P.S. So benissimo che l'Italiano è andato a farsi benedire è che probabilmente la sintassi è finita nel dimenticatoio. Scusatemi, ma dicono che sia normale quando si è immersi completamente in una nuova lingua;)

1 commento:

  1. Avevo commentato ma pare che il mio commento sia andato a farsi benedire -.-

    Dicevo che sono super contenta di sentirti così felice e delle tue nuove amicizie. Che penso sia molto bello essere in un paese dove tutti sono disponibili e gentili con te, e nessuno ti giudica, visto che qui è una vera utopia :(

    Coi bambini è la famiglia come va?

    Ti mando un mega abbraccio: manchi ♡

    Cami

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