martedì 10 marzo 2015

"In qualunque posto sarai, in qualunque posto sarò, se mi cerchi nel cuore io nel tuo cuore vivrò"

È quando sei lontana, e ti arrivano brutte (ma per fortuna non così brutte) notizie, che ti chiedi "ma ce la farò a resistere in questa situazione?". Perché se fossi a casa, avrei preso la macchina e mi sarei precipitata da quell'amica. Invece sono qua, dall'altra parte del mondo, e c'è ben poco che io possa fare. Non che se fossi a casa potrei far qualcosa, non essendo medico ne capendoci nulla. Ma in queste situazioni la distanza si fa sentire in tutta la sua pesantezza. E a volte, un abbraccio, essere fisicamente vicini, una parola di conforto guardandosi negli occhi, fanno più di tutte le parole che una persona possa dire. E credo che io, con il mio "i'm with you", sono con voi, non sia riuscita ad esprimere nemmeno un quarto di quello che avrei fatto da casa. Spero che mi perdonerai per non essere con te, ora. Sembra quasi una barzelletta a pensarci: la prima volta che è successo io non c'ero, ed ora non ci sono comunque.
Sono cazzona il 99% del tempo che passo sveglia (e probabilmente se qualcuno mi riprendesse mentre dormo scoprirei che sono cazzona anche quando dormo, visto le numerose foto che mi ritraggono in posizioni che definire assurde è dire poco) ma ogni tanto arriva il momento, anche per me, di fare la seria. E quando tua sorella è preoccupata, non importa che ci siano più di 6000km tra di voi, il tuo cuore è con tua sorella. Si preoccupa con lei, e, ne sono sicura, tra qualche giorno riderà su quest'ennesimo brutto episodio ;)

Anyway, settimana scorsa Laura e Paolo sono partiti per l'Italia. Più che toccata e fuga proprio una mezza pazzia :) ed io sono stata con i bambini da giovedì a domenica. Per cui ho lavorato anche il weekend, a parte sabato pomeriggio e sera/notte.

Sabato pomeriggio ho visto Nataliya e Kumiko. C'erano anche due amici di Kumiko. Siamo andati alla libreria giapponese (si, esiste una libreria giapponese), perché c'era un evento: facevano vedere come indossare un kimono, mostre su bamboline giapponesi, origami, snack e the verde. È stato molto interessante ;)

C 'era anche Paro, foca-robot giapponese, commercializzata in Giappone come animale domestico, ma usata anche in Italia per aiutare le persone affette da malattie come l'alzaimer o l'autismo. Paro è una foca con dei sensori, che muove la testa e gli occhi, fa versi e interagisce con chi ha davanti. Se la chiami risponde a suo modo, se la saluti ricambia a suo modo. È stato bello poter vedere questa macchina in azione, anche perché ne esistono solo due versioni al mondo ;)

Mentre andavo al punto di incontro ho beccato una manifestazione femminista. Un serpentone compatto e tranquillo, con fischietti, tamburi, striscioni. Polizia quasi inesistente, se non per bloccare il traffico. E nessuna strombazzata di clacson. Il serpentone si snodava su Yonge Street, mica cotiche, di sabato pomeriggio. È un po' come se, di sabato pomeriggio, ci fosse una manifestazione su Corso Buenos Aires, per dire. A parte che Yonge Street è la via più lunga del mondo, con i suoi 1896 km.

Finita la mostra siamo andati, per par condicio, a mangiare al cinese. Erano le 4 del pomeriggio. Io non sapevo se volevano far pranzo posticipato o cena! Ahahah. Alla fine non mi sono fatta fregare e ho preso solo uno spring roll, un involtino primavera ;)

E qua ho scoperto che, Paolina Paperina quale sono, me la sono tirata. Ad aprile Kumiko torna in Giappone ;( Nataliya e io eravamo molto tristi, siamo andate avanti tutto il tempo a dirle "Kumiko no!" e anche la sera ci siamo scritte :( non voglio che Kumiko se ne vada :( A dire il vero nemmeno lei vuole, ma il suo WHV scade, e per applicare per il sei mesi di visto turistico deve pagare, non so di preciso quanto, ma siccome il suo employer non la tiene a lavorare in nero non avrebbe i soldi per stare qua :( Non mi ci fate pensare :( mi viene da piangere ;( La mia Kumiko ;( Compagna di bevute e di risate :( La mia giapponese senza R. "Kumiko say RRRRRRR", and usciva un suono assurdo!!

Venerdì partiamo per la Florida! Passiamo dai -2/-1 gradi di questa settimana a Toronto ai 30 di Palm Spring. E se dico che domenica, che c'erano -3 gradi, ho detto "che bella giornata oggi, fa anche caldo", vuol dire che io ho davvero bisogno di andare in un posto con 30 gradi. Missione dei 10 giorni di Florida: sciogliermi. Poi dovremmo andare allo Zoo di Miami, ad Orlando a Disneyworld , e spero tanto mare! Spero che di aver del tempo per me per spiaggiarmi in spiaggia e non fare assolutamente nulla se non la lucertola :)

Scoperte settimanali (pensavate di esservela sfangata eh?)
-Holly & Benji in Giappone si chiama Capitain Tsubasa. Holly si chiama in realtà Ozora. Benji è Wakabayashi, Tom Becker è Misaki Taro e Julian Ross è Misugi Jun. Andare a vivere all'estero è anche riscoprire cose della tua infanzia!

-In Giappone credo che esistano più manga che fiori di ciliegio. Tutti i ragazzi sono cresciuti a pane e manga.
-In Italia guardiamo (o meglio, guardavamo, perché dei cartoni di ora sono poco informata) un sacco di cartoni Giapponesi. E ritrovarli tutti sotto forma di manga è stato come fare un tuffo nella mia infanzia ;) Bastava dire un nome a Kumiko, o a descriverle brevemente la trama visto le traduzioni dei titoli, e lei me li trovava.
-Esiste un manga molto famoso in Giappone che si chiama "Italia". Non ho ben capito di cosa parla, ma abbiamo ben due personaggi italiani, uno dell'Italia del nord e l'altro dell'Italia del sud. Kumiko ha provato a tradurre e quello che ricordo è che il personaggio è un po' stupido, che mangia pizza e spaghetti, e che fa la siesta. Li ho detto a Kumiko che è evidentemente una descrizione fasulla visto che la siesta la fanno gli spagnoli!

-Che sono già passati due mesi dal mio sbarco nel Nuovo Mondo. Ed ormai le vie non mi sembrano tutte uguali, e i posti iniziano ad essere familiari.
-Che la mia nuova droga si chiama Netflix. Che ho sottoscritto l'abbonamento e solo dopo mi sono resa conto che non potevo scaricare l'applicazione perché non presente nell'App Store italiano. Per cui ho dovuto fare un magheggio ma finalmente sono una felice customers di Netflix. Ho già iniziato a guardarmi le mie serie preferite ed è sicuramente un buon esercizio per la lingua, visto che sono solo in inglese ;) Manco a dirlo, sono già addicted. Il primo mese è gratis, dal secondo pagherò l'esorbitante cifra di 8.99$. Poco meno di 6€ al mese. Per avere una valanga di film e di telefilm. Amo l'America e le sue trovate!

See you, guys.
Se avrò un Wi-Fi ci sentiremo dalla Florida, altrimenti dopo March 23 ;)

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